| Il personaggio [modifica]
È un'amazzone, nota come l'Imperatrice Pirata (海賊 女帝 Kaizoku Jotei?)[7] e la Principessa Serpente (蛇姫様 Hebihime?)[8] nonché imperatrice di Amazon Lily, l'isola delle amazzoni, che protegge assieme alle sue due sorelle minori.[8]
Le amazzoni la ritengono la donna più bella del mondo[8] ed i pirati Rolling affermano che la sua bellezza è seconda solo a quella delle sirene[7]. È una donna alta e snella con lunghi capelli. Ha un portamento molto nobile ma spesso, anche a causa del suo timore verso gli uomini, si comporta in modo aggressivo ed infantile.
Come conferma Oda[9], la sua immagine compare per la prima volta in una pagina del Color Walk 2, illustrato da Oda stesso e pubblicato in Giappone il 4 novembre 2003[10]; in questa versione è una donna formosa con capelli viola avvolta da un boa.
Storia [modifica]
Passato [modifica]
Nata ad Amazon Lily, all'età di 12 anni venne rapita dalla nave delle piratesse Kuja e poi venduta come schiava insieme con le due sorelle Sandersonia e Marigold ai Nobili Mondiali[11]; per causa loro ha sofferto orribili torture per quattro anni, fino al giorno in cui l'uomo pesce Fisher Tiger si intrufolò a Marijoa e liberò tutti gli schiavi.[11]
Durante il periodo trascorso in schiavitù le venne marchiato a fuoco sulla schiena il simbolo della nobiltà mondiale[11], che contraddistingue chi lo porta come essere inferiore, e del quale si vergogna profondamente,[11] fino a mentire alla popolazione della sua isola dicendo che si tratta di una maledizione impostale da una gorgone, dalla quale dipendono anche i suoi poteri derivanti dal frutto[12]. Sempre nel periodo di schiavitù, lei e le sue sorelle ricevettero dei Frutti del diavolo allo scopo di far divertire i Draghi Celesti[11]. Odia profondamente il Governo mondiale e, dopo aver partecipato ad una battaglia che le aveva fatto ricevere una taglia di 80 milioni di Berry[6], ha accettato di entrare a far parte della Flotta dei 7 solo per garantire l'immunità alla sua gente.[13]
Amazon Lily e Impel Down [modifica]
Dopo che il vice ammiraglio Momonga la informa che è stata richiesta la sua partecipazione allo scontro con la ciurma di Barbabianca, dovuta all'esecuzione di Portuguese D. Ace,[13] ad Amazon Lily giunge Monkey D. Rufy a causa di Orso Bartholomew.[14] Rufy le vede il simbolo sulla schiena[12] e così Hancock cerca di farlo uccidere. Dopo però aver capito il suo animo sincero e generoso e aver scoperto che a Sabaody ha preso a pugni un Nobile Mondiale[11], gli racconta la sua storia e si innamora di lui. Diviene così affetta dal mal d'amore, che aveva portato le precedenti imperatrici di Amazon Lily alla morte.[11] Visto che l'unico rimedio alla malattia, secondo la vecchia Nyon, consiste nello stare vicino alla persona amata, l'Imperatrice decide di aiutare Cappello di paglia a salvare suo fratello Ace[6] ed accetta la chiamata del Governo, recandosi sulla nave di Momonga diretta ad Impel Down con Rufy nascosto sotto il suo vestito.[15] Giunta alla prigione chiede di poter vedere Ace e ciò le viene concesso solo dopo una perquisizione[16], durante la quale Rufy riesce a fuggire perché Hancock pietrifica Domino, la guardia incaricata.[17] Successivamente la fa ritornare normale e insieme con Momonga viene portata al livello 4 dove c'è il direttore di Impel Down Magellan, a cui, facendo leva sulla propria bellezza, chiede di accompagnarla nella cella di Ace.[18] Quando vi giunge gli rivela, senza farsi ascoltare da Magellan e Hannyabal, che Rufy si trova lì per liberarlo[19], ma poi è costretta a lasciare la prigione ed a dirigersi a Marineford con Momonga e in cuor suo spera che Rufy riesca sano e salvo nell'impresa.
Marineford
Ha preso parte alla guerra dovuta all'esecuzione di Portuguese D. Ace fra Barbabianca e la Marina, a fianco di questa in quanto membro della Flotta dei 7[19]. Tuttavia, durante lo scontro, si schiera dalla parte di Rufy, prendendo le sue difese prima dall'attacco di Smoker[20], pietrificando e distruggendo il suo jitte, quindi da un elevato numero di Pacifisti che stavano per attaccarlo[21]. Inoltre, è lei a consegnare a Rufy la chiave delle manette di Ace[22]. Dopo la fuga di Rufy dal campo di battaglia a bordo del sottomarino di Trafalgar Law, Hancock decide di seguirlo, requisendo una nave della Marina, grazie alla sua posizione di membro della Flotta dei 7, con il pretesto di dover catturare ad ogni costo il pericoloso pirata in fuga[23].
Abilità [modifica]
Grazie al frutto Mero Mero (メロメロの美 Mero Mero no Mi?)[11] è in grado di pietrificare le persone che sono ammaliate dalla sua bellezza, ma non è stato spiegato come il suo potere funzioni di preciso; Momonga riesce ad evitare di essere pietrificato piantandosi un coltello nella mano e dunque distraendosi.[13]
Come Rufy, è dotata dell'ambizione Haoushoku, posseduta da una persona su un milione.[24]
Attacchi [modifica]
Mero Mero Mellow (メロメロメロー Mero Mero Merō?): Hancock posiziona le sue mani a forma di cuore e lancia un raggio (simile al raggio Noro Noro di Foxy) di tale forma. Il raggio pietrifica chiunque sia ammaliato dalla bellezza della donna ed il suo effetto può essere reso nullo da qualcosa che distolga l'attenzione, come il dolore che prova Momonga piantandosi il coltello nella mano, o da semplice disinteresse come succede a Rufy. Hancock è in grado di annullarne gli effetti.
Pistol Kiss (ピストルキス Pisutoru Kisu?): Un bacio che si trasforma in un proiettile a forma di cuore.
Risveglio (目覚め Mezame?): Hancock forma un piccolo raggio a forma di cuore con cui fa ritornare normale una persona pietrificata.
Slave Arrow (虜の矢 スレイブアロー Sureibu Arō?): Hancock forma un cuore, come quello del Pistol Kiss, ma molto più grande e toccandolo con un dito lo fa scoppiare e compaiono centinaia di frecce, che vengono lanciate a raffica contro gli avversari, trasformandoli in pietra.
Perfume Femur (芳香脚 パフューム・フェムル Pafyūmu Femuru?): Hancock gira intorno a se stessa colpendo gli avversari con una serie di calci. Le cose toccate dal suo corpo prima si trasformano in pietra (non in maniera totale, ma solo nel punto in cui vengono colpite) e poi vengono frantumate.
fonti Wikipedia
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