Venerdì 11 marzo 2011. In Giappone sono le 14:46 (le 6:15 in Italia), quando ad un tratto la terra comincia a tremare violentemente. I sismografi registrano una potenza di 8,9 Ritcher. Subito dopo, di riflesso al sisma, uno tsunami con onde alte più di 10 metri si abbatte sulle coste di Sendai, nel nord est del Giappone. Quello che ne segue è una tragedia. Acqua e fuoco distruggono in poco tempo quelle che erano strade, abitazioni, scuole e uffici.
Sembrano le scene di un film catastrofico, ma purtroppo è la realtà. Le conseguenze sono apocalittiche: città devastate, diecimila i dispersi, attualmente 3 mila i morti accertati. Nelle zone più colpite, saltano i mezzi di comunicazione. La gente sta in fila ore per ricevere razioni di cibo e acqua. Ma non è ancora finita. Scosse di assestamento si suggeguono nelle ore successive, i media annunciano la minaccia di una seconda onda anomala. Come se non bastasse, altre voci si aggiungono a questo scenario terrificante: un possibile allarme atomico. In Giappone vi sono 55 centrali nucleari, 11 delle quali si trovano all'interno dell'area colpita dal sisma. L'allarme arriva dalla centrale di Fukushima, dove a causa del terremoto si sono verificate varie esplosioni, con la possibile fuga di radiazioni.
Da venerdì mattina, queste immagini e queste notizie fanno il giro del mondo tramite i media, quindi di certo non ho scritto questo post per fornire qualche novità, dato che reputo non ci sia nessuno che non sappia cosa sta accadendo in questo momento nelle aree colpite dal sisma, ma anche in Giappone nel suo complesso. Ho voluto scrivere questo post per RICORDARE a tutti, non solo agli Otaku di questo forum, ma a chiunque capiti di leggere questo semplice post, che una cosa simile poteva accadere in qualsiasi parte del mondo e in qualsiasi momento. Noi guardiamo queste notizie dallo schermo di un televisore, seduti comodamente sul divano di casa nostra, magari pensando di essere fortunati ad avere ancora una casa, al contrario dei milioni di sfollati che adesso stanno accampati nelle tendopoli, in attesa di sapere notizie sui loro cari ancora dispersi. Attraverso questo post voglio semplicemente dire che sono vicina con tutto il mio cuore alla gente che in questo momento sta soffrendo e, nonostante tutto, trova la forza per ricostruire ciò che ha perso e ricominciare da capo. Sono sicura che non sono l'unica a pensarla così, e di questo sono felice perchè almeno, anche se solo in occasioni tragiche come questa, la gente si ricorda cosa significa UMANITA', in questo mondo in cui ormai questa parola sembra essere stata dimenticata... FORZA GIAPPONE, RIALZATI E COMBATTI!
Condivido pienamente il messaggio che Lyla-chan ha voluto condividere con tutti noi La penso esattamente come te e anche io sono molto vicina a tutta quella povera gente che sta lottando per sopravvivere a queste catastrofi naturali! Nella vita credo che nessuno si auguri una cosa simile ma è vero che solo in questi casi riusciamo a capire davvero cosa significa aiutare chi è in difficoltà
Giappone siamo tutti con te!! Non Mollare e Sopravvivi!!!!!
Non ci sono parole...ragazzi io rientravo da un viaggio e con me c'erano due ragazze giapponesi...vi dico solo che sono state fortunate in qto erano in viaggio... pelle d'oca .... una tragedia un grosso in bocca al lupo a tutto il giappone!!!
figurati... so che l'aspetto economico è in secondo piano quando accadono fatti simili, ma le conseguenze finanziarie potrebbero rallentare il già difficoltoso ritorno alla normalità... www.trend-online.com/?stran=izbira&p=fxe&id=327559
Già l'aspetto economico era preoccupante prima dello tsunami, in seguito a quello che è successo la situazione non sta facendo altro che aggravarsi, di conseguenza si ripercuote non solo sull'economia giapponese, già precedentemente in crisi, ma su tutte le economie mondiali... anche se in questo momento la cosa che più preoccupa è certamente l'allarme nucleare... le notizie che giungono non sono buone, sembra che il nocciolo aumenti il rischio di fusione man mano che le ore passano... spero che si possa fermare in qualche modo
In una situazione simile, chiamare questi 50 uomini "eroi" direi che è riduttivo... almeno per come la penso io... non è da tutti offrirsi volontari rischiando la propria vita per salvare il resto della popolazione... un grande in bocca al lupo a queste persone che non si riposano un attimo per amore di salvaguardare la salute dei proprio connazionali, spero che il loro non diventi uno sforzo e un sacrifico invano
Eppure non sembra che gli italiani risentano dell'effetto radioattivo presente nell'aria della loro città a quanto pare Comunque finalmente qualcosa di positivo
La penso esattamente come te e anche io sono molto vicina a tutta quella povera gente che sta lottando per sopravvivere a queste catastrofi naturali!
