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Introduzione alla musica giapponese

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Lyla_Ayumu
view post Posted on 24/9/2010, 08:07     +1   +1   -1




Introduzione alla musica giapponese




Ho pensato che potrebbe essere utile per coloro che ancora non conoscono bene i vari generi di musica giapponese orientarsi un pò con questa guida, spero che troviate l'argomento interessante ^^



La musica giapponese comprende molti generi diversi. Molti cantanti spaziano dalla musica popolare alla musica classica europea. Il termine musica in giapponese moderno è 音楽 (ongaku), ottenuto combinando l'ideogramma 音 (suono) con l'ideogramma 楽 (musica, piacere).

Il panorama musicale nel Giappone moderno comprende una larga schiera di cantanti i cui interessi variano dal rock giapponese alla salsa giapponese, dal tango giapponese al country giapponese. Il popolo ama molto la musica e va matto per il karaoke, una forma di spettacolo dilettantistico di canto su di una base musicale, che si svolge nei bar e nelle piccole discoteche.

Le caratteristiche

Fuori dal Nippon (Giappone) la gente ha una opinione particolare della musica giapponese: essa è considerata una sorta di bubblegum pop, composto da canzoni con un miscuglio di testi in giapponese e di ritornelli in un inglese incomprensibile. Le pop star di questo genere musicale (aidoru kashu in giapponese), generalmente giovani attraenti, formano band di ragazzi e gruppi di ragazze. Il compositore di canzoni John Clewley ha descritto la produzione musicale giapponese come un coacervo di generi che spazia dal buddismo antico salmodiato dei vecchi stili urbani agli stili popolari del kayokyokue e dell'enka, dalla musica classica occidentale al jazz e ad ogni forma di musica pop occidentale.

La musica giapponese è sempre stata collegata a rituali legati alla cultura, alla letteratura ed alla danza del paese. La musica per il teatro è un settore molto importante nella tradizione giapponese. La musicologa Isabel Wong attribuisce all' "amore dei giapponesi per la narrazione il rituale della loro musica classica" e rileva anche quanto i giapponesi siano molto più attenti alle parole che alla musica. È per questo motivo che tutti gli strumenti musicali giapponesi furono musica popolare del XIV secolo suonata dallo shamisen uno strumento simile alla chitarra.

Musica classica

In Giappone esistono innumerevoli generi di musica classica come lo shōmyō (声明) o musica buddista salmodiata e il gagaku (genere musicale) (雅楽) genere di musica orchestrale di corte entrambe risalenti ai periodi Nara e Heian.

Il gagaku è un tipo di musica classica che viene eseguita alla corte Imperiale sin dal periodo Heian. Kagurauta (神楽歌), azumaasobi (東遊) e yamatouta (大和歌) sono musiche relative a repertori indigeni. Il tōgaku (唐楽) e il komagaku (高麗楽) sono musiche originarie della dinastia cinese Tang e della Corea. In altri termini la musica di quel periodo si suddivide in kangen (musica strumentale) e bugaku (danze accompagnate da gagaku).

Originarie dei primi anni del XIII secolo sono gli honkyoku ("pezzi originali"). Questi erano composizioni solistiche come gli shakuhachi pezzi suonati da mendicanti, seguaci della setta Fuke (monaci appartenenti a una setta scismatica dello Zen) e monaci Zen. I monaci fuke, detti komusō ("monaci del Nulla"), suonavano il honkyoku per chiedere l'elemosina. La setta fuke cessò di esistere nel XIX secolo, ma alcune trascrizioni dei loro honkyoku vengono ancora eseguiti nei concerti di musica classica giapponese.

Il teatro fu molto sviluppato in giappone sin dai tempi più remoti. Il teatro Noh o del no (能) nasce da varie tradizioni teatrali nel XIV secolo e si sviluppa in un'arte molto raffinata. Esso raggiunse il più alto livello con i lavori di Kan'ami (1333-1384) e Zeami (1363 ?-1443). In particolare Zeami scrisse il nocciolo del repertorio Noh e scrisse dei trattati che hanno aiutato a comprendere i segreti della tradizione Noh (fino all'era moderna questi non erano ancora stati decifrati).

Un'altra forma di teatro giapponese è il teatro delle marionette, spesso conosciuto come bunraku (文楽). Questo teatro ha le sue radici nelle tradizioni popolari fiorite nella classe sociale Chonin nel periodo Edo (1600 - 1868). Esso è normalmente accompagnato da recitazione (vari stili di jōruri) e musica (shamisen).

Durante il periodo di Edo attori (dopo il 1629 solamente uomini; dopo il 1652 solo maschi adulti) rappresentarono teatro kabuki (歌舞伎). Il kabuki che poteva essere costituito da ricostruzioni storiche o danze, era spesso accompagnato da canti in stile nagauta e dallo shamisen (strumento a corde della famiglia del liuto).

Biwa hōshi, Heike biwa, e mōsō

Il biwa, una sorta di liuto dal manico corto, era suonato da un gruppo di suonatori itineranti chiamato biwa hōshi, che lo usavano per accompagnarsi durante la narrazione di storie. La più famosa di queste storie é Il racconto di Heike, una storia del XIII secolo che narra del trionfo del clan Minamoto su Taira. I biwa hōshi cominciano ad associarsi fra loro creando una corporazione detta tōdō nei primi anni del XIII secolo. Questa associazione ebbe il controllo di gran parte della musica nell'intero Giappone.

Oltre questi, numerosi piccoli gruppi di musicisti itineranti ciechi si erano costituiti specialmente nell'isola di Kyushu. Questi musicisti, conosciuti come mōsō (monaci ciechi), giravano per le case cantando una varietà di musiche religiose e semi-religiose, apportando la purificazione della casa e augurando buona salute e fortuna ai suoi abitanti. Essi inoltre avevano un repertorio di tipo profano. Il biwa che essi suonavano era molto più piccolo del Heike biwa suonato dai biwa hōshi.

Taiko


Taiko è il termine generico giapponese per indicare i tamburi. Ne esistono varie tipologie, e sono usate per suonare una varietà di generi. I tamburi sono divenuti particolarmente popolari nei recenti anni come elemento centrale di complessi che eseguono versioni arrangiate di musiche popolari. Tale musica neotradizionale viene eseguita da grandi complessi di tamburi chiamati kumi-daiko. Le origini dei tamburi in Giappone sono incerte, ma possono essere verosimilmente indicate fra il VI e il VII secolo per merito di una statuetta di argilla dell'epoca che riproduce un tamburo . La Cina e la Corea influenzarono la musica dei periodi successivi ma lo strumento e la musica di quel tempo rimasero giapponesi. Il taiko, in quel periodo, veniva usato durante le battaglie per intimidire i nemici e per inviare comandi. Esso continua ad essere usato anche ai giorni nostri nella musica religiosa del buddismo e dello shintoismo. In passato i suonatori di taiko erano dei religiosi, che suonavano soltanto in occasioni speciali ed in piccoli gruppi, ma al giorno d'oggi uomini laici, raramente donne, suonano il taiko in feste religiose come la danza bon.

Gruppi moderni di taiko si dice siano stati inventati da Daihachi Oguchi nel 1951. Lo strumentista jazz Daihachi Oguchi inserì questo strumento in grandi complessi che egli stesso formò. Lo stile molto potente di questo strumento rese il gruppo molto famoso in tutto il Giappone e rese la regione di Hokuriku il centro della nuova musica per taiko. Musicisti divenuti famosi con questo genere sono Sukeroku Daiko Seido Kobayashi. Nel 1969 venne alla luce il gruppo Za Ondekoza, fondato da Tagayasu Den. Za Ondekoza riunì un gruppo di giovani musicisti che intendeva riprendere la tradizione del taiko e intraprendere un nuovo stile di vita. Nel corso degli anni settanta il governo giapponese stanziò dei fondi per conservare l'antica cultura; come conseguenza vennero fondati molti gruppi di kumidaiko. Verso la fine del XX secolo gruppi di kumidaiko si sono diffusi nel mondo ed in particolare negli Stati Uniti. Ora esiste anche un video game dal titolo Taiko Drum Master basato sulla cultura taiko.

Yukar

Fra la minoranza etnica del popolo Ainu del nord del Giappone, yukar la mimica è una forma di poema epico. Le storie generalmente sono incentrate su Kamui, il dio della natura e Pojaumpe, un orfano guerriero.

Min'yō: Musica folklorica

Le canzoni folkloriche giapponesi possono essere raggruppate e classificate in molti modi ma è forse meglio suddividerle in quattro grandi categorie: canzoni sul lavoro, canzoni religiose, canzoni per l'intrattenimento, come nei matrimoni, funerali e feste e specialmente canzoni per bambini.

I cantanti sono solitamente accompagnati da una sorta di liuto a tre corde, lo shamisen, tamburi ed un flauto dritto in bambù detto shakuhachi. Altri strumenti che possono fare da accompagnamento sono un flauto traverso detto shinobue, un gong e un tamburo a clessidra. Ad Okinawa, lo strumento principale è il sanshin. Questo è uno strumento tradizionale da cui deriva il giapponese shamisen , ma moderni strumenti elettronici come chitarre elettriche e sintetizzatori vengono usati regolarmente nella musica moderna giapponese quando i cantanti enka (genere musicale giapponese) cantano le canzoni min'yō.

La musica ondo è costituita da canzoni folkloriche con uno swing che può essere paragonato ad un tempo di 2/4 (non eseguito normalmente da gruppi beat). Una bushi è una canzone dalla melodia ben determinata. Il suo nome significa "sezione o nodo". Il nome non è quasi mai usato da solo ma viene premesso da un termine riferito ad una occupazione, luogo o nome di persona. Bon uta, come il nome stesso dice, sono canzoni per la festa delle lanterne dei morti. Le komori uta sono delle ninna-nanna per i bambini. I nomi delle canzoni min'yo spesso contengono termini descrittivi, quasi sempre alla fine. Ad esempio: Tokio ondo, Kushimoto bushi, Hokkai bon uta, Itsuki no Komoriuta...

Molte di queste canzoni hanno degli accenti accessori su certe sillabe i così detti kakegoe. I kakegoe sono delle grida ritmiche nei min'yō sono spesso eseguite da un secondo cantante. Vi sono diversi tipi di kakegoe che variano da regione a regione. Ad Okinawa, l' Okinawa min'yō fa, per esempio, "ha iya sasa!". Nel Giappone continentale (nelle isole maggiori), è più facile udire "a yoisho!", "sate!", o "a sore!". Altri possono essere "a donto koi!" e "dokoisho!" Recentemente un sistema basato sull'associazione noto come sistema iemoto, è stato applicato ad alcune forme di min'yō. Questo sistema era stato sviluppato per trasmettere i generi classici come nagauta, shakuhachi o koto, ma essendo stato ritenuto molto efficiente dagli insegnanti e gradito agli allievi che intendevano ottenere certificazioni di profitto e di valore artistico, ha consentito la diffusione del genere min'yō ad altre forme di musica che erano tradizionalmente trasmesse più informalmente. Al giorno d'oggi alcuni min'yō sono stati inseriti in questa organizzazione pseudo-familiare ed un lungo apprendimento è abbastanza usuale.

Musica popolare di Okinawa

L'isola di Okinawa è stata sotto il controllo del Giappone fin dal 1609, a parte un breve periodo in cui fu sotto il dominio degli Stati Uniti durante e dopo la Seconda guerra mondiale. Gli umui, canzoni religiose, shima uta (canzoni per danza) e specialmente il katcharsee (musica celebrativa), erano molto popolari.

La musica popolare di Okinawa differisce dalla musica popolare giapponese in molte sfaccettature.

Per prima cosa nella strumentazione. La musica di Okinawa è accompagnata spesso dallo sanshin, mentre nel resto del Giappone viene accompagnata dallo shamisen. Gli altri strumenti di Okinawa sono il Sanba (che produce un suono schioccante come quello delle nacchere)ed un fischio acuto come quello di un uccello).

In secondo luogo la scala. Una scala pentatonica specifica è spesso usata nel min'yō di Okinawa. Essa è descrivibile come do, mi, fa, sol, si, do.

La scoperta della musica occidentale

Dopo la Restaurazione Meiji (1866 - 1869), che introdusse le scale europee nelle isole nipponiche, un burocrate di nome Izawa Shuji utilizzò canzoni come Auld Lang Syne e scrisse canzoni usando delle melodie pentatoniche. La musica occidentale, specialmente le marce militari, divenne molto popolare. Le due forme principali di musica che si svilupparono in questo periodo furono la shoka che fu realizzata per portare la musica occidentale nelle scuole e la gunka che era costituita da marce militari occidentali con elementi di musica giapponese.

Quando il Giappone si avviò verso la democrazia rappresentativa, alla fine del XIX secolo, le personalità politiche assunsero dei cantanti affinché vendessero delle copie delle loro canzoni che diffondevano le idee da loro portate avanti, in quanto a quei tempi era proibito a chiunque di parlare in pubblico. Questo diede il via allo sviluppo di una forma di ballata chiamata enka, che divenne molto popolare nel XX secolo, anche se la sua popolarità è andata scemando verso gli anni settanta e ha avuto poco successo con i giovani. Famosi interpreti di enka sono Misora Hibari e Ikuzo Yoshi. alla fine del XIX secolo ad Osaka divenne famoso un tipo di cantante che si esibiva agli angoli delle strade; esso veniva chiamato ryūkōka. In questo genere i più famosi interpreti furono Yoshida Naramura e Tochuken Kumoemon.

La musica occidentalizzata è detta kayōkyoku che si dice abbia avuto inizio con "Kachūsha no uta" nel 1914. Questa canzone fu composta da Nakayama Shimpei ed apparve per la prima volta nel lavoro tratto dal romanzo Resurrezione di Lev Tolstoj, cantata da Matsui Samako. La canzone divenne subito un grande successo enka è fu uno dei primi dischi di successo in Giappone. Il kayōkyoku diviene la musica più diffusa in Giappone specialmente dopo l'arrivo della stella Misora Hibari.

Più tardi negli anni cinquanta, il tango ed altre musiche latino-americane, specialmente cubane, diventarono molto popolari in Giappone. Una speciale forma di tango giapponese venne sviluppata e prese il nome di dodompa. Il kayōkyoku viene associato completamente alla musica giapponese mentre la musica più vicina allo stile occidentale fu chiamata pop giapponese. Negli anni sessanta i gruppi giapponesi imitarono i Beatles, Bob Dylan ed i Rolling Stones assieme alla musica folk appalachiana, al rock psichedelico, al mod ed a generi similari. Questo stile fu definito Group sounds. Da allora, il bubblegum-pop ed il J-pop diventarono i generi musicali più venduti in Giappone e furono utilizzati nella musica da film e specialmente nei film di animazione. La crescita del pop spazzatura abbinata all'affermazione del fenomeno karaoke, ha indotto molti critici ad affermare che tutti e due i fenomeni erano dovuti al consumismo e alla superficialità.

A questo proposito, Kazufumi Miyazawa dei The Boom, affermò: "Odio questi acquisti, ascoltare e buttar via e la mentalità del canto al karaoke."

Negli anni novanta si assiste all'arrivo di molti nuovi artisti pop come Ayumi Hamasaki e Utada Hikaru. Ad oggi la hasamaki ha venduto 43 milioni di dischi, tanto da fare di lei la cantante che ha venduto il maggior numero di dischi in Giappone, mentre il primo album di Utada Hikaru, First Love, ha venduto 7,6 milioni di copie, risultando così l'album maggiormente venduto nell'arcipelago giapponese.

Rock giapponese o J-Rock


Il rock giapponese si sviluppò a partire dagli anni sessanta. Artisti come Happy End sono ritenuti come i capostipiti del genere. Durante gli anni settanta esso diventa sempre più popolare; il gruppo di Okinawa Champloose assieme ai Carol, RC Succession e Shinji Harada furono molto famosi e contribuirono alla definitiva affermazione di questo genere musicale. Negli anni ottanta i Boøwy ed i Southern All Stars divennero le maggiori band della storia del rock giapponese ed ispirarono alcuni gruppi di rock alternativo come gli Shonen Knife, i Boredoms ed i Tama & Little Creatures.

Negli anni ottanta si sviluppò la Yellow Magic Orchestra, che si dedicò alla sperimentazione della musica elettronica, diretta da Haruomi Hosono. Nell'ultimo periodo degli anni ottanta fece il suo debutto il duo B'z. Essi tennero sempre la testa della classifica delle vendite per tutti i loro singoli ed album, sin dal primo singolo Taiyou no Komachi Angel del 1990. Questo è il record giapponese nel campo della musica.

Nel 1980, Huruoma e Ry Cooder, un musicista americano, collaborarono nella produzione dell'album Shoukichi Kina con la collaborazione del gruppo di Okinawa Champloose. Furono poi seguiti da Sandii & the Sunsetz che mescolarono musiche giapponesi e di Okinawa. Nello stesso periodo cantautori come Mana e Hyde divennero molto famosi.

Dalla fine degli anni ottanta si sviluppa in Giappone un fenomeno musicale autoctono e caratteristico che prende il nome di visual kei (ヴィジュアル系, Bīshuaru kei, "stile visuale"?): si tratta di un inedito concentrato di molteplici generi musicali, dai più dolci ai più feroci indistintamente, caratterizzato da un look estremamente vistoso e ricercato nei vestiti, nelle acconciature, nel trucco e nell'atteggiamento. È un genere estremamente fecondo nel sottobosco musicale giapponesi, ed principali rappresentati storici ne sono gli X JAPAN con il loro possente heavy metal ed un'immagine glam, i MALICE MIZER per il loro look barocco e dark, i Dir en grey ora passati all'hard rock internazionale, i romantici LAREINE, i giovanissimi Raphael e molti altri,come il gruppo The GazettE e Miyavi molto conosciuti anche in Europa.

Latino-americana, reggae giapponese e musica ska

Altre forme di musica, dall'Indonesia, dalla Giamaica e da altri paesi, vennero assimilate nella produzione locale. Il soukous africano così come la musica latina, il reggae giamaicano e ska, vennero interpretati dai gruppi Rankin' Taxi e Tokyo Ska Paradise Orchestra.

Roots music

Alla fine degli anni ottanta i gruppi di roots music come i Shang Shang Typhoon e The Boom divennero molto popolari. Le roots band di Okinawa come i Nenes e Kina, ebbero un notevole successo di critica e di pubblico. Questo portò alla seconda ondata di musica di Okinawa guidata dal gruppo Rinkenband. Seguì una nuova leva di gruppi musicali compreso il ritorno dei Champloose e Kina così come i nuovi Soul Flower Union.

Una forma moderna di folk di Okinawa chiamata kawachi ondo divenne popolare a seguito della interpretazione da parte di Kikusuimaru Kawachiya; molto simile al kawachi ondo è il goshu ondo dei Tademaru Sakuragawa.

una band giapponese le cui radici sono radicate, in Asakusa quartiere tipico di Tokyo, sono gli *ASAKUSA JINTA* Asianica marching band un misto di rock rockabilly swing e jazz!

Musica classica occidentale

La musica classica occidentale ha una notevole presenza in Giappone ed esso è fra i mercati più importanti del mondo per questo tipo di musica. Un gruppo di compositori giapponesi hanno scritto musica classica di tipo occidentale come Toru Takemitsu (famoso per la sua musica appartenente all'avanguardia musicale e per le sue colonne sonore).

Altrettanto famoso è il direttore d'orchestra Seiji Ozawa.

Dal 1999 il pianista Fujiko Hemming, che suona Liszt e Chopin, è diventato molto famoso ed i suoi CD hanno venduto milioni di copie.

Jazz

Dagli anni trenta, escluso il periodo della II Guerra Mondiale, quando questa fu vietata come musica del nemico, il jazz, come la musica classica hanno avuto una grande diffusione nel paese del sol levante. Il mercato giapponese è diventato uno dei mercati più importanti e non è inconsueto che delle musiche di scarsa esecuzione si possano trovare incise soltanto in Giappone. Oggi, un notevole numero di giapponesi suona il jazz e non è soltanto un ascoltatore. Musicisti come Hiromi, Keiko Matsui, June Kuramoto e Sadao Watanabe hanno un notevole numero di estimatori al di fuori del loro paese.

Musica per videogiochi e anime

I primi video games, a causa dei poco potenti chip dei computer di allora, avevano dei commenti musicali poco attraenti. Con l'avanzare della tecnologia la qualità del suono prodotto dalle schede audio dei computer aumentò in maniera esponenziale. Il primo game ad imporsi per la qualità della sua musica fu Xevious, altrettanto ammirato per la complessità, per quei tempi, della sua realizzazione. Anche se molti videogiochi hanno avuto delle ottime musiche per accompagnare le azioni di gioco, una delle più importanti musiche mai scritte per un videogioco può essere quella di Dragon Quest o Chrono Trigger .

Koichi Sugiyama, un compositore noto per aver scritto la musica per vari film, fu coinvolto nel progetto di dare una vera colonna sonora ai videogiochi. Prima di questo suo coinvolgimento, la musica era spesso dimenticata nella produzione di un videogioco ed i programmatori, a corto di conoscenze musicali, erano forzati a produrre delle musiche che non stancassero i giocatori dopo ore e ore di gioco. Un altro noto compositore di colonne sonore per videogiochi è Nobuo Uematsu. Le prime sue composizioni per la serie Final Fantasy sono state arrangiate per orchestra.

Koji Kondo, il principale compositore per Nintendo, è anche uno dei massimi esponenti sulla scena giapponese della musica per videogiochi. Egli è noto per aver scritto le musiche per molte serie Nintendo, fra cui The Legend of Zelda e Super Mario.

Oggi le colonne sonore dei videogiochi più famosi sono vendute su CD. Famose cantanti come Kumi Koda o Utada Hikaru spesso cantano delle canzoni destinate alle colonne sonore dei videogiochi, così come si ha l'improvvisa notorietà per dei cantanti che interpretano una canzone in un videogioco di successo.

Anche gli anime possono contare su numerosi artisti e simile notorietà: un esempio per tutti è la compositrice Yoko Kanno.

Edited by Lyla_Ayumu - 24/9/2010, 09:25
 
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