Personaggi Secondari

-Spirit
Padre di Maka e unico death-scythe con residenza fissa a Death City, è stato l'arma di Franken Stein ma si separarono e lui diventò l'arma della madre di Maka fino a quando è salito di grado diventando l'arma di Shinigami-sama che non lo trasferisce perché è l'unico che sotto forma di arma abbia la forma di una falce. Sta divorziando dalla moglie che ha la figlia in affidamento si preoccupa moltissimo della figlia facendo anche cose stupide o sconvolgenti (tipo vomitare dalla felicità).


-Franken Stein
Fu il meister di Spirit. Come si deduce dal nome è ispirato all'omonimo professore, pieno di cicatrici che sembrano causate da varie operazioni chirurgiche e con una grossa vite piantata nel cranio che continua ad avvitare. Dentro di lui c'è della pazzia repressa che dopo il risveglio del Kishin si fa sempre più accentuata.


-Syd Barrett
no dei professori della scuola, nelle prime puntate è umano ma dopo per via di un incidente diventa uno zombie; mette quasi sempre alla fine delle sue frasi "ero una persona del genere"; è un meister e la sua arma è un pugnale, sporadicamente usa anche la sua lapide come arma.


-Shinigami-sama
Preside della scuola è il dio della morte, utilizza spesso un linguaggio infantile perché dice di essersi abituato a parlare così stando a scuola ed è stato lui a far addormentare il Kishin dopo avergli strappato la pelle e averlo rinchiuso nella stessa. La sua anima è stata legata a Death City in seguito alla battaglia contro il Kishin, per questo non si può allontanare perché se no dovrebbe portarsi tutta la città dietro (con edifici e terreno). È solito infliggere punizioni utilizzando il temuto Shinigami Chop, un colpo portato con l'enorme mano sulla testa del malcapitato.


-Blair
Una gatta in grado di assumere forma umana. In questa forma appare come un'affascinante e sexy ragazza dai capelli violacei. Cerca sempre di attirare su di sé l'attenzione, spesso apparendo nuda. Mentre lancia gli attacchi, canta una breve cantilena, che funge da formula magica "Pum Pum Pkin Pumpkin". In forma animale appare come un semplice gatto (nell'anime, con tanto di cappello da strega). Maka e Soul crederanno che Blair sia una una strega e dopo averla sconfitta e assimilata si rendono conto di aver preso un granchio.


-Crona
Il suo nome si può scrivere sia "Crona", come è indicato nella terza sigla finale dell'anime, sia "Chrona". Appare per la prima volta nel capitolo 4 del manga e nell'episodio 7 dell'anime. Pare soffrire di doppia personalità, per un lato timido e pauroso, e per l'altro pazzo e con il solo obiettivo di uccidere. Questo suo problema nasce in relazione al fatto che fin da bambino, per colpa della madre, a lui non si è mai potuto avvicinare nessuno e Crona ne soffre molto. Inizia così la sua forte paura di tutto e la sua incapacità di saper come agire in modo razionale di fronte alle situazioni che gli si presentano davanti. Di conseguenza a ciò, capita molto spesso che si abbandoni alla pazzia e si lasci guidare solo dal suo istinto (?) omicida, alimentato tra l'altro da Ragnarok, la sua arma che alberga dentro di lui sottoforma di sangue nero. Si scoprirà essere poi figlio di Medusa, antagonista e cattiva principale della serie. Inizialmente appare come un nemico e risulta subito un avversario molto forte per Maka e Soul che sono i primi ad affrontarlo (Soul ne rimane pure gravemente ferito). Successivamente però, nella puntata 21, Maka e Soul si rirtrovano a doverlo riaffrontare, e dopo un travagliato combattimento, Maka scopre il motivo per cui Crona si comporta in quel modo strambo, e cioè perché ha avuto e ha ancora paura. Riesce così a trovare il modo di fargli capire che non ha nulla di cui temere da loro, e lo porta così a vedere la luce di un mondo che per lui fino ad allora era sempre rimasto offuscato, diventando così buono.
Non è stato ufficialmente rivelato se Crona sia un maschio o una femmina, anche se negli ultimi capitoli del manga sembrerebbe essere una ragazza. Si riferisce a se stesso con il pronome boku, che viene utilizzato principalmente tra ragazzi, ma non esclusivamente.