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Verona, amore e...

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Arlequin.
view post Posted on 23/7/2012, 15:05 by: Arlequin.     +1   +1   -1
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Una Maschera per la vita
Adozione Tokyo Mew Mew no RAKUEN

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Yiupyyyyyyyyyy eccomi qui!!!! solo per voi!!! xD
Terzo Capitolo


Finalmente in aereo, era stata snervante quell’attesa. Mancavano una manciata di ore fino all’arrivo, ma per lei questa era già la metà del tragitto… Guardò più volte il cellulare, ma niente ancora nessun messaggio (a parte le solite ramanzine dei genitori che a vent’anni ti considerano ancora una bambina)
<< Tesoro sono la mamma, non ti dimenticare di metterti la crema solare se c’è molto sole, e di mangiare bene e non fare quegli spuntini fuori pasto che ti rovinano l’appetito e ricordati che devi mangiare molta frutta e verdura, che hai bisogno di proteine e vitamine! E non fare troppo tardi la sera! Che poi la mattina fai fatica ad alzarti…

Ps ti vogliamo bene da mamma e papà, ci mancherai <3 >>, il messaggio finiva con un cuoricino che le aveva insegnato lei stessa, visto che sua madre non era brava ad utilizzare quelle “macchinette”, come li chiamava lei, ossia i cellulari, era un miracolo quell’sms! Incredibile che sia riuscita a farlo, chissà quanto tempo aveva impiegato per scriverlo… ma lo apprezzava molto e lo conservò nella memoria della sim, così non sarebbe andato perduto, certo non si può dire che fossero genitori sempre informati sulle ultime novità, ma le faceva sempre piacere ricordate che per loro rimaneva la loro piccola e dolce bimba.

- Mamma, papà grazie… Mi mancate davvero molto! Non vedo l’ora di poter arrivare e fare una telefonata ai miei due vecchi! xD Cavolo non dovrei essere così giù di corda, mi è stata data un’opportunità che molte altre ragazze non hanno avuto e che sognano di avere! Adesso basta Ginevra! Non essere triste, stai per iniziare una nuova vita! La vita di una ragazza indipendente, avviata nel lavoro e chissà magari non più libera- anche questo pensiero le mise tristezza. La ragazza era divisa in due, da un lato voleva continuare a mantenere la sua libertà ma dall’altra parte… Desiderava con tutto il cuore poter incontrare il vero amore, se è stato possibile per i suoi genitori sarà possibile anche per lei!

- Ricordo gli anni di liceo con una punta di nostalgia, ammetto che non saranno stati i miei migliori amici, ma almeno con loro un paio di risate le ho fatte… E che risate! I miei genitori si lamentavano che io non uscivo mai con loro, come se fosse stata una mia scelta poi, si sa i maschi preferiscono uscire in compagnia, ma quale compagnia? Nessuno di loro era fidanzato e preferivano farsi quattro passi o andare a mangiare una pizza fra uomini, non potevo certo unirmi a loro (che figura ci avrei fatta! Una ragazza in mezzo a un gruppo di maschi, no non è proprio da me), per non parlare poi delle mie compagne, tutte fidanzate (tranne due che non facevano altro che stare insieme costantemente, neanche se lo fossero veramente!). Confesso, una volta ci sono uscita, ero curiosa di sapere come si divertivano, beh se potessi tornare indietro non lo farei, insomma non è una cosa che può andare una ragazza un po’ timida (perché lo sono) che fissa le persone intorno, il locale e non parla con nessuno perché le altre sono “occupate” con le loro dolci metà, c’era chi parlava e chi faceva tutt’altro che parlare, ma il problema non è questo (o per lo meno non solo) pensavo che forse ( e qui molto probabilmente è entrata in azione la mia indole romantica) lì in quel localino avrei potuto incontrare qualcuno, un po’ come succede in quei romanzi rosa che si comprano a poco prezzo e di cui il lettore non sa né arte né parte dell’autore, ma mi sono sbagliata di grosso. L’unica cosa che ne ho ricevuto è stata una figuraccia, se non un umiliazione da parte di un ragazzo che sembrava tanto carino e simpatico* ( e anche qui ho imparato che mai e poi mai è un bene fidarsi delle apparenze e che non bisogna fermarsi alla prima impressione)- neanche a dirlo che il volo era quasi terminato, la voce del comandante ricordava di mantenere le cinture allacciate fino a quando l’apposito segnale non si sarebbe spento e che stavano atterrando a Milano.








“Allora Davide dimmi di cosa mi devi parlare, adesso siamo nel mio ufficio”, i due uomini avevano raggiunto un luogo più appartato dove parlare, ovviamente non erano ai tempi di Luigi XV dove la servitù era pettegola e sapeva tutto di tutti a corte, ma non si era mai abbastanza prudenti e a conti fatti quelli non erano affari che li riguardavano.
“Senti Luc ti ricordi quella ragazza che avevo conosciuto qualche mese fa? Quella ragazza dai capelli rossi e lunghi” la descrizione non era delle migliori, ma dopo tutto non aveva conosciuto molte ragazze dai capelli rossi.
“Si mi ricordo benissimo quella ragazza” e qui il suo tono si fece severo e un po’ ironico
“Per caso quella ragazza che tu ritenevi la DONNA della TUA VITA!?” (monito per il suo amico?)
“Senti che ti devo dire? Hai ragione per caso? Ok va bene lo dico, avevi ragione tu… contento?” davanti a lui non era il classico ragazzo un po’ sbruffone e pieno di sé, lui lo conosceva meglio di chiunque altro (forse anche meglio di se stesso), sapeva i dubbi e il tormento che lo stavano assillando.
“No io non voglio che tu mi dica che avevo ragione, perché tanto così non si risolve la situazione, anzi mi arrabbio di più sapendo che tu non mi hai dato retta! Non hai dato ascolto ai miei consigli (come al solito), ma fai sempre di testa tua…”
“Lo so e mi dispiace, la prossima volta ti darò più retta” ammise con una tona di rammarico nella sua voce, la situazione comunque era buffa, sembrava quasi che Luca fosse sua madre e che lo stesse sgridando per il solito errore commesso per non averla ascoltata.
“Mi avevi detto che ti saresti preso una pausa, per riflettere e tutto il resto, insomma mi sembravi intenzionato a rimanere in stand-by per molto tempo! Poi cosa succede? Ti vedo già appiccicato ad una tipa che non conosci da neanche 24 ore! E’ inconcepibile, fattelo dire amico” questa volta le stava << prendendo >> seriamente dal suo amico, non credeva che Luca se la sarebbe presa così tanto, per di più non riguardava lui! Questo lo rese felice, significava che teneva a lui e alla loro amicizia, mentre pensava ciò fissò la figura di Luc che gesticolava freneticamente e parlando a macchinetta.

“Ma tu come al solito fai sempre di testa tua!” concluse, un po’ esausto per il suo lungo discorso di cui Davide non aveva ascoltato neanche una parola, immerso nei suoi pensieri.
“Comunque io non mi ci sono fiondato subito, come tu ben sai, ho aspettato un paio di mesi! La volevo conoscere, sembrava che mi capisse, era divertente, anche se un po’ troppo suscettibile” stava per avviarsi verso l’uscita, ma la mano del suo migliore amico lo fermò.
“Dav sappi che se hai bisogno di me io ci sarò! Sempre e sappi anche che tu puoi continuare a sbagliare e a cercare quella giusta (nessuno te lo vieta) io però continuerò a darti consigli, anche a costo di litigare (sperando che non accada mai che una ragazza rompa la nostra amicizia) perché io ti voglio bene come un fratello e lo sai” l’interpellato sorrise per questo discorso, annuì e se ne andò, ricordando quanto aveva fatto Luca per lui e quanti anni si conoscevano.





Allora l’ho voluto interrompere qui perché forse veniva troppo lungo (sono già 5 pag di word) comunque, vi è piaciuto il messaggino di mamma e papà della nostra Ginevra? Io lo adoro, come sono teneri x3 e il discorso che ha fatto il nostro Luca al suo amico?
Ok basta fatemi sapere che sono ansiosa ^^

Baciiii!!!!

ps scusate gli errori di battitura ^^
 
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17 replies since 19/7/2012, 21:02   115 views
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