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Ricettario giapponese: Shiro Ghoan, Preparazione

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Lyla_Ayumu
view post Posted on 13/5/2011, 13:05     +1   -1




Ricettario giapponese: Shiro Ghoan




Lo Shiro Gohan (Riso in Bianco) in Giappone equivale forse a quello che la pasta è per la cucina italiana. E' la base di quasi ogni pasto della tradizione culinaria giapponese. Il termine riso cotto, "gohan" (ご飯), distinto dal termine "o-kome" (お米), riso crudo, è talmente compenetrato nella cultura alimentare nipponica da essere utilizzato in generale per esprimere il concetto stesso di pasto, il cibo in genere. Asa gohan (朝ご飯) è infatti il pasto della mattina, ossia la colazione, hiru gohan (昼ご飯) il pasto del giorno, ossia il pranzo, ban gohan (晩ご飯), il pasto della sera: la cena. Difficilmente una ciotola di riso bianco manca dal qualsiasi preparazione della cucina giapponese, sia essa carne alla griglia, pesce arrosto, pesce crudo, proprio come da noi il pane è sempre sulla tavola.


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Varietà di Riso

In un luogo come il Giappone dove il riso è la base fondamentale della cucina, vi sono ovviamente centinaia di varietà di riso, così come in Italia vi sono numerose varietà di grano e incalcolabili tipologie e formati di pasta. Non solo vi è un tipo di riso per la produzione del sake, per quella del mochi, per fare un particolare tipo di te' (il gen mai cha), ma anche per preparare il più semplice riso in bianco, vi sono numerosissime cultivar. Quelle più pregiate sono considerate il Koshihikari (こしひかり) e l'Akita komachi (秋田こまち), ma spesso ogni famiglia ha il suo tipo di riso preferito, a volte se lo fa arrivare dal paese natio nelle campagne di Nigata, Nagano, Kyoto, dove tradizione vuole si ottenga la migliore qualità.
In generale il riso da shiro gohan è un riso a chicco tondo, molto raffinato e perfettamente bianco, perlato e quasi traslucido, corrispondente, in quella che è la classificazione italiana delle varietà di riso, a un tipo "comune" o "semi fino". Il sapore è rigorosamente non aromatico (e quanta gente usa il profumato Basmati per le ricette giapponesi) tendenzialmente neutro, pulito ma fragrante in bocca.
Se non c'è la possibilità di ottenere una varietà di riso originale giapponese (sconsiglio vivamente di prendere il cosiddetto "riso da sushi", venduto sfuso da pacchi appoggiati a terra in alcuni empori cinesi), si possono provare a utilizzare risi di varietà Originario, Balilla, Americano 1600 o Vialone Nano (anche se quello specifico per risotti di solito non è sufficientemente raffinato). Facendo un po' di tentativi con ciò che offre lo scaffale del riso di un supermercato ben fornito, si trova normalmente una buona alternativa. I giapponesi residenti in Italia, dopo un po' di tentativi, trovano sempre una varietà di riso che si avvicina a quelli giapponesi.


La Cottura

Nella preparazione del riso in bianco alla giapponese, la cottura è ovviamente importantissima.
Una delle differenze più evidenti rispetto alla preparazione del riso in occidente è il fatto che il riso viene abbondantemente lavato e lasciato in ammollo prima della cottura.
Un'altra differenza sta nel fatto che il riso non viene cotto e scolato come spesso si fa in Italia per fare il riso in bianco, ma viene messo nella pentola con la giusta quantità d'acqua che gli servirà a portare a termine la cottura venendone completamente assorbita. In realtà, anche in Italia vi è un metodo di cottura simile nella preparazione del riso alla pilota, ricetta tipica del mantovano.
Sono ormai diffusissimi in Giappone, almeno quanto da noi lo sono le pentole a pressione, i bollitori automatici di riso.

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Sono degli aggeggi simili a quelle macchine automatiche per fare il pane che si stanno diffondendo in Italia ultimamente. In un cestello si mette il riso e l'acqua. Apposite tacche indicano esattamente quanta acqua mettere in rapporto alla quantità, alla varietà di riso e al tipo di preparazione che si vuole realizzare. Si imposta il timer e la macchina fa il resto assicurando non solo la perfetta cottura, ma anche il mantenimento del riso alla giusta temperatura una volta pronto. Nei soliti empori cinesi hanno incominciato a comparire anche da noi alcuni di questi bollitori Made in PRC.
In Giappone tuttavia, da alcuni anni, sta tornando in voga il metodo tradizionale per la cottura del gohan. Si tratta di una specie di orcio in terracotta smaltata, non dissimile da quelli che da noi si usano a volte per la cottura dei fagioli, della pearà veneta e di altre preparazioni che richiedono un fuoco dolce, costante e uniforme.

Nel caso giapponese però vi è un sistema a doppio coperchio che permette lo sfiato del bollore e del vapore in eccesso mantenendo al contempo una temperatura costante.
Il riso in bianco alla giapponese, con alcune accortezze, può comunque benissimo essere preparato con una comune pentola in acciaio, meglio se dotata di un fondo spesso. Vediamo come.


Ingredienti (per 4 persone)

● 3 tazze di Riso. In Giappone il riso viene misurato usando un'antica unità di misura: il gō (合). Un gō equivale a 180 cc, circa una tazza.
● 3 tazze d'acqua e poco più, circa 600 cc. Volendo aumentare le dosi di riso basta tenere a mente che per ogni tazza di riso andrà aggiunta una tazza di acqua.
● Un pezzetto di circa 7-8 cm di konbu. (Facoltativo)


Preparazione


● Lavate il riso in abbondante acqua fredda. Mettete il riso in un recipiente abbastanza capiente, aggiungete acqua e muovetelo con un movimento circolare e continuo delle dita. L'acqua divverà quasi subito bianco latte. Gettate via l'acqua e aggiungetene di nuova ripetendo l'operazione fino a quando non sarà abbastanza trasparente. A seconda del tipo di riso può essere necessario ripetere l'operazione parecchie volte. Questa operazione serve a togliere l'amido in eccesso che renderebbe il riso colloso, impedendogli di agglomerarsi ottenendo quella tipica consistenza del riso in bianco giapponese.

● Mettete il riso in una pentola in acciaio dal fondo spesso o in una terrina di terracotta adatta alla cottura sul fuoco. Aggiungete l'acqua di cottura secondo le dosi indicate sopra. Se avete il konbu a disposizione, ponetelo in acqua appoggiato sul riso. Lasciate in ammollo per mezz'ora se è estate, per un'ora circa se inverno.

● Mettete la pentola sul fuoco. Portate la fiamma al massimo e lasciate la pentola scoperchiata fino a quando l'acqua non inizia a bollire. A questo punto mettete la fiamma al minimo e incoperchiate.

● Lasciate cuocere fino a quando l'acqua non si sia consumata completamente. Può essere utile a questo scopo utilizzare un coperchio di vetro che vi permette di controllare l'andamento della cottura. L'importante, in questa fase è cercare di non aprire mai.

● Spegnete e, senza mai togliere il coperchio, lasciate la pentola ferma per circa 10 minuti. A questo punto il riso è pronto. Con uno shamoji mescolate il riso. Il movimento con cui mescolarlo è importantissimo. Con lo shamoji, o un cucchiaio in legno, rivoltate il riso delicatamente dal bordo della pentola verso il centro spianandolo poi come se doveste tagliare una torta a fette. Un movimento troppo energico o circolare, renderebbe il riso colloso.

Come tutte le cose semplici, anche il riso in bianco alla giapponese è una preparazione che per riuscire bene ha bisogno della cura dei dettagli e di un po' di esperienza. Le varietà di riso non sono tutte uguali e l'assorbimento dell'acqua può variare a seconda dei tipi utilizzati. E' quindi importante fare delle prove e, per aggiustamenti progressivi, trovare il giusto bilanciamento di acqua e riso.
A fine cottura i chicchi devono mantenere un minimo di consistenza agglomerandosi però tra loro in un composto soffice, morbido e abbastanza compatto da potersi mangiare utilizzando le bacchette.
Se svuotando la pentola, rimane sul fondo una sottile strato di riso abbrustolito e color paglia che si stacca facilmente, significa che si è trovato il giusto quantitativo d'acqua ottenendo una giusta cottura. Il fondo della pentola, prima che venissero introdotti i bollitori elettronici, nelle famiglie giapponesi era spesso motivo di lite tra fratellini che se lo contendevano a fine cottura.



Buon appetito!!! ^_^






Si ringrazia cucinagiapponese.net per le foto e le fonti :)
 
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123stella
view post Posted on 13/5/2011, 13:38     +1   -1




che strano, ho sempre pensato che fosse un succedaneo del pane ^^
 
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Lyla_Ayumu
view post Posted on 13/5/2011, 13:45     +1   -1




Già, anche io XD
Mi sto facendo una cultura con questa sezione :susu:
 
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123stella
view post Posted on 13/5/2011, 17:45     +1   -1




grande idea di qualcuno dello staff :susu:
 
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Lyla_Ayumu
view post Posted on 13/5/2011, 17:54     +1   -1




:splut:
 
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123stella
view post Posted on 13/5/2011, 17:57     +1   -1




ora bisogna solo attendere i preziosi contributi di Lylium ^^
 
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Lyla_Ayumu
view post Posted on 13/5/2011, 18:10     +1   -1




Si hai ragione :O.O:
 
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lilyum74
view post Posted on 14/5/2011, 22:34     +1   -1




:lol: eccomi... :hihi:
:wow: Lyla gran bell'idea!!
nikuman
....

I nikuman altro non sono che ravioli di pasta lievita ripieni di carne, pesce e verdure, ottimi come spuntino o come antipasto (dopo averli fatti si possono congelare). In giappone si trovano spesso nei chioschi ...
Ingredienti per la base:

200 g di farina
50 g di zucchero
100 cl di acqua calda
1 cucchiaio di lievito
2 cucchiai di strutto o burro

Ingredienti per il ripieno

125 g di carne tritata
3 cucchiai di salsa di soia
1 cucchiaio di salsa di ostriche
1 cucchiaio di sale
1 cucchiaino di olio di sesamo
1 cucchiaino di zenzero grattugiato
40 ml di acqua fredda
5 cm di porro tritato
25 g di bambù tritato

Meglio se utilizzate wok e cestelli di bambu x la cottura ma nn sono obbligatori (quelli congelati li
ho poi scaldati al micronde ^_^ ) di seguito la ricetta trovata su internet e provata(assicuro tutti ...gli amici sono ancora vivi... :splut: )
Sciogliere il lievito nell'acqua calda. Aggiungere lo zucchero e lasciare riposare 10 minuti. Impastare quindi con la farina e lo strutto e lasciare lievitare per 2 ore nel forno spento e chiuso, coprendo con un panno umido.
Ripieno:nel frattempo in una ciotola mescolare la carne tritata con la salsa di soia, la salsa di ostriche, l'olio di sesamo, il porro tritato, il bambù tritato e l'acqua fredda. Salare e insaporire con lo zenzero. Mettere da parte. Trascorse le 2 ore di lievitazione della pasta, formare un rotolo del diametro di 4 cm circa. Tagliare 10 rondelle e stenderle con un mattarello finché non avranno raggiunto lo spessore (massimo) di 1 mm.
Più sottili sono, meno devon esser cotti. Riempire i dischetti con il ripieno di carne e chiuderli a forma di sacco. Riporli di nuovo in forno spento e chiuso per 20 minuti, per ultimare la lievitazione. Riempire 2/3 del wok con acqua, portare a ebollizione, appoggiare le palline nel cestello di bambù e ...buon appetito!!!!
nb: potete fare delle varianto aggiungendo al ripieno:
100gr di cavolo in foglie
2 funghi shiitake....qdi lavate il cavolo, trituratelo finemente, ponetelo in un panno e strizzatelo fino a fargli perdere il liquido in eccesso, in una ciotola mettete il macinato di manzo/maiale, aggiungervi il cavolo, la cipolla (la parte verde) triturata, i funghi anch’essi tritati e lo zenzero, la salsa di soia, il sake e l’olio di sesamo.
 
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123stella
view post Posted on 14/5/2011, 23:34     +1   -1




mmmmmmmmm...preferisco i piatti vegetariani o di pesce...ma questa ricetta mi intriga ^^

Lyla, creerei una discussione su quest'ultima ricetta, oppure sentiti con Lylium per farla creare a lei ^^
 
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lilyum74
view post Posted on 15/5/2011, 09:55     +1   -1




Stelluccio ^_^ hai perfettamente ragione, solitamente alla base della "cucina" nipponica al riso vengono affiancate molte verdure cotte che al palato risultano essere molto croccanti, ma soprattutto il pesce! Non per niente anke la religione buddhista nn faceva largo uso della carne (era proibita).
Il ripieno per i ravioloni fatto di verdure è una bella variante!!! :lol:

nb: io aprire una discussione :???: ....ma nn son brava...lascia fare a Lyla va che è la nst "stella Orione" !! ^_^
 
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Lyla_Ayumu
view post Posted on 15/5/2011, 10:33     +1   -1




Come ci si aspettava, Lil dà sempre ottimi consigli :O.O:
Grazie mille per la ricetta! Come suggerito da Stelluccio provvedo a creare una discussione apposita ^_^
Comunque ricorda che sei liberissima di aprire nuovi post! :lol:
 
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lilyum74
view post Posted on 15/5/2011, 10:45     +1   -1




e dopo il riso : SPAGHETTI
"SOBA"
Spaghettini di grano saraceno che si possono gustare caldi in brodo oppure freddi (zaru soba) solitamente serviti in contenitore quadrato di bambù e si gustano dopo averli immersi in una salsa a base di soia, cipolline e uovo.
"UDON"
Spaghetti di grano tenero, a volte spessi come i pici (pasta toscana) e si servono in brodo in varie versioni: guarniti con tofu fritto o gamberi tempura.
"RAMEN"
spaghetti di grano, uova e alghe crude e zuppa di carne. Tutti vengono serviti in brodo ed è buona norma sorbirli in maniera rumorosa per dimostrare gradimento. ^^



CITAZIONE (Lyla_Ayumu @ 15/5/2011, 11:33) 
Come ci si aspettava, Lil dà sempre ottimi consigli :O.O:
Grazie mille per la ricetta! Come suggerito da Stelluccio provvedo a creare una discussione apposita ^_^
Comunque ricorda che sei liberissima di aprire nuovi post! :lol:

:O.O: grassiee!!! kissoli
 
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Lyla_Ayumu
view post Posted on 15/5/2011, 11:12     +1   -1




Grazie a te! ^_^

Il post sul ramen è già pronto, appena posso faccio anche quelli sul soba e l'udon :O.O:
 
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123stella
view post Posted on 15/5/2011, 17:13     +1   -1




soba soba soba :hihi: :hihi: :hihi:
 
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view post Posted on 20/7/2012, 11:04     +1   -1
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CITAZIONE (123stella @ 13/5/2011, 14:38) 
che strano, ho sempre pensato che fosse un succedaneo del pane ^^

Magari no, ma non mi sembra sbagliatissimo che svolga un ruolo simile a quello del nostro pane, per accompagnare le varie pietanze O:

Comunque io l'ho sempre fatto solo con una pentola con coperchio e non m'è mai sembrato che venisse male. Anzi, un bollitore ce l'ho anche in casa, ma non lo uso mai, trovo più comodo usare una semplice pentola e non ho mai notato differenze nel risultato...
Infatti stamattina ho fatto colazione con uova, gohan e salsa di soia :3
 
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15 replies since 13/5/2011, 13:05   1100 views
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